Le 5 tappe: scoperte, esperienze, storie
Un discorsetto corretto dovrebbe avere un inizio, un corpo ed una conclusione.
Facile a dirsi meno a farsi!
Infatti abbiamo sperimentato che il tempo passa velocemente, e che bisogna provare quando si sa di dover parlare. Non per ripetere a memoria ma per essere impregnati di ciò di cui si vuole dire.
Sarà allora che, arricchita dal pathos della giusta emozione, la parola troverà la strada per uscire, diventare voce.
Se uniremo la giusta intenzione e guarderemo il nostro pubblico (a cui ci interessa trasferire un messaggio che generi un cambiamento) sapremo conquistare l’attenzione che ci giochiamo nei primissimi minuti di conversazione.
I corsisti della III edizione: "Nel quinto incontro abbiamo iniziato a… parlare in pubblico, abbiamo scomodato Cicerone e Kant, il pomodoro, le stelle, la danza, l’arte del racconto, internet… Provando e rivedendoci, ridendo e scherzando e soprattutto osservando ed ascoltando le nostre voci ed i cambiamenti avventui, abbiamo trovato le indicazioni. La mappa è pronta. Ciascuno di noi possiede i segnali di orientamento. Lo slogan Parlare in pubblico è diventato conoscenza ed esperienza: Con la mia voce Io parlo in pubblico"