ALLENAMENTO n°3: il racconto e la metafora
Qualsiasi cosa si faccia nella vita è fondamentale essere capaci di raccontare bene una buona storia!
Ma non basta dare i numeri? Perché bisogna anche (e soprattutto!) saperli raccontare?
Perché le storie hanno il potere di muovere le emozioni ed è su questo piano che si crea un contatto tra chi parla e chi ascolta. Quando le emozioni sono chiamate in causa, l’interlocutore è più propenso a connettersi al messaggio che gli si rivolge.
Un’emozione vale l’altra?
Per risultare bravi narratori bisogna trattare quelle adatte al contesto e per riuscirci è necessario sintonizzarsi con le persone alle quali si parla (uno, dieci, cento che siano). Infatti, più il terreno del racconto è comune più si attivano le emozioni;
più efficace risulta l’ascolto, più aumentano le possibilità che il messaggio venga recepito; più la nostra comunicazione risulta efficace, più otteniamo il cambiamento sperato.
E se si giunge a questo punto, si può affermare che il racconto è davvero a lieto fine: con la parola giusta si è raggiunto il risultato sperato (far conoscere un’attività, promuovere un servizio, aumentare le vendite, etc)
Per far funzionare bene questo meccanismo, occorre ancora un’altra cosa: la forza della verità.
Riesce a raccontare bene, chi mette anima e corpo in quello che dice, e anche se tratta un argomento tecnico riesce sempre a far parlare la propria storia (usando ironia, sapienza, saggezza, precisione, metafora, ricorrendo ad aneddoti, fatti veri, insomma creando una favola, un mix “magico” e potente). Chi ascolta si riconosce in quella narrazione che scopre utile: sta ricevendo indicazioni e risposte alle sue domande! E’ il momento in cui si esclama tra se e se:
Uahoo Adesso è chiaro, ho capito! questa storia è davvero forte, mi interessa, la faccio mia, voglio provarci anch’io!
In particolare ci occuperemo dell’Arte del Raccontare e ci eserciteremo sui Fondamentali della Narrazione (coinvolgere chi ascolta, far montare la tensione, concentrarsi sull’essenziale, concatenare gli eventi, creare il gran finale), su come usare bene voce e corpo, e come migliorare il personale modo di narrare e narrarsi nel lavoro, in famiglia, nel sociale.